La Ginestra Firenze
9 aprile 2022
PAOLO VETTORI
Premio d’Onore per l’Attività Letteraria
Motivazione
« Paolo Vettori, per circa quarant’anni impegnato nelle strutture territoriali del Ministero del Lavoro, in qualità di funzionario e poi di dirigente, ha esordito come scrittore relativamente tardi, alla soglia dei 50 anni.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Chopin Express – reportage dalla Polonia” Ed. Mauro Baroni, Viareggio 1997; “L’ultima estate di pace” L’autore Libri, Firenze, 1999; “Isola Calva e dintorni – lettere dal Pianeta Giustizia” Edimet Edizioni, Brescia 2002; “Faccia a faccia con l’ultimo sbirro di Stalin”, Edizioni Albatros – Il Filo Viterbo 2011; “Diario di un burocrate per caso”, Giovane Holden Edizioni, Viareggio 2013; “Yerevan – Stepanakert. Ai confini dell’ex impero sovietico”, Edizioni Helicon, Arezzo 2014. Con le stesse edizioni ha anche pubblicato ad Arezzo: “Kaliningrad, Danzica e dintorni – Viaggio sul confine russo-polacco”, nel 2015; “Dante sulle rive della Moscova”, nel 2016; “Viaggio in Georgia tra memoria e futuro”, nel 2017; “Transiberiana 2018”, nel 2018; “Pinerolo 1913. Addio alla Belle Epoque”, nel 2019;”Il gigante di Barletta” nel 2020; “Tra Prussia e Russia - I racconti di Kaliningrad”, nel 2021.
Ha conseguito prestigiosi premi letterari: il "Fiorino d’oro" al “Premio Firenze” 2019 conferito ex aequo al volume “Transiberiana 2018” per la sezione narrativa edita; il Premio Speciale “Memoria e Storia” a “La Ginestra-Firenze” 2019 al volume “Pinerolo 1913”; e il 2° premio narrativa inedita per “Il Gigante di Barletta” Premio internazionale Casentino 2020.
Fin dal primo libro, “Chopin Express – Reportage dalla Polonia”, si rivela la passione di Vettori per la storia del Novecento e in particolare per le vicende dei Paesi dell’ex Unione Sovietica.
Si tratta peraltro di un interesse non esclusivo, come dimostrano i romanzi “L’ultima estate di pace”, ambientato nella Verona del 1913, alla vigilia della “Grande Guerra”, “Pinerolo 1913 – Addio alla Belle Époque”, ambientato nello stesso periodo storico ma in una cornice diversa, ovvero a Pinerolo, la cittadina piemontese che ospitava la Scuola di Cavalleria; o anche “Diario di un burocrate per caso”, imperniato su vicende autobiografiche.
Tuttavia, l’interesse per le vicende dell’Est Europa è senz’altro quello predominante. Negli ultimi dieci anni Vettori approfondisce la storia e la realtà attuale dei Paesi dell’ex Unione Sovietica sia attraverso lo studio della lingua russa, sia grazie ai viaggi che egli conduce nella zona del Baltico, sul confine russo-polacco, in Armenia, in Georgia, sino alle regioni asiatiche della Russia, attraversate dalla ferrovia “transiberiana”. A questa attività sono riconducibili i cinque libri di viaggio pubblicati in questo periodo: “Yerevan-Stepanakert – Ai confini dell’ex impero sovietico”, “Kaliningrad, Danzica e dintorni – Viaggio sul confine russo-polacco” “Viaggio in Georgia tra memoria e futuro”; “Transiberiana 2018”; “Tra Prussia e Russia – I racconti di Kaliningrad”. A connotare questi viaggi solitari, lungo itinerari spesso assai lontani dai tradizionali circuiti turistici, è lo sforzo dell’autore di entrare in contatto diretto con la gente del posto, senza intermediazioni di alcun tipo, con l’obiettivo di cogliere la specificità delle diverse realtà ma anche le tracce lasciate dalle dolorose vicende storiche del Novecento, a partire dal genocidio degli armeni ad opera dei “Giovani Turchi” nel 1915/1916, per passare poi alla travagliata storia sovietica e alla non meno sofferta transizione post-sovietica. Diverso il taglio del volume “Dante sulle rive della Moscova”, del 2016, che nasce da un viaggio a Mosca dell’ottobre 2015, in occasione delle iniziative là promosse dalle nostre autorità consolari per ricordare i 750 anni dalla nascita di Dante.
Una ricca produzione, dunque, quella di Vettori, e organicamente orientata a ricostruire una storia a cui gran parte dell’opinione pubblica del Vecchio Continente si è spesso disinteressata e che ha dimostrato invece, in seguito ai più recenti avvenimenti del conflitto russo-ucraino, di incidere drammaticamente sugli equilibri mondiali e in particolare sulla sicurezza europea: un’emergenza che ci ha colti impreparati e su cui Vettori potrà certamente fare luce anche in future pubblicazioni, grazie alle conoscenze che negli anni ha saputo acquisire e proporre in maniera organica, innovativa e appassionata, in tutti i suoi libri.
In considerazione della notevole e interessante produzione letteraria, improntata a solide conoscenze e rivisitazioni storiche unite a una acuta sensibilità per le condizioni dei popoli e a una capacità di intravedere possibili sviluppi futuri, la Giuria del Premio “La Ginestra di Firenze” assegna a Paolo Vettori il Premio d’onore per l’attività letteraria 2022. »
La giuria del Premio La Ginestra
Considerazioni
Mai come in questo periodo di guerra tra Russia ed Ucraina risulta rilevante la conoscenza di Paolo Vettori in merito al "pensiero" di quelle genti, oggi avverse, una conoscenza maturata durante i viaggi che negli anni trtascorsi lo hanno condotto nell'ex impero sovietico. L'autore ha al suo attivo un enorme bagaglio di nozioni e di fatti che lo agevolano nel "dipanare" le complessità in atto e nel comprendere meglio che altri le attuali problematiche relazionali dei paesi alle porte orientali dell'Europa. Risulta chiaro ed evidente che le scelte dei leaders europei si distaccano in maniera netta dalle scelte socio-politiche e da quanto "portato avanti" dalla controparte sovietica. Vettori ha "toccato con mano", ed anche in qualche modo apprezzato, la vita quotidiana e le abitudini degli abitanti di quei lontani luoghi, oggi a noi più vicini, che lo hanno ospitano durante i suoi viaggi e proprio per ciò si propone con determinazione di ritessere quella rete di relazioni sulle quali possa fondarsi una nuova convivenza, oltre le barriere che la storia ha lasciato in eredità, per affermare una pacifica convivenza fra tutti i popoli.
Pascal McLee
Reportage fotografico